Il premier Giuseppe Conte é pieno di dubbi. Ma piccoli. “Scegliere di essere avviato alla morte e chiedere l’aiuto di personale qualificato può essere un po’ dubbio“, confessava nella piazza pugliese di Ceglie Messapica.

Anche noi ne abbiamo qualcuno. Sul premier, però. E grandi.

Primo dubbio. Il 10 settembre, chiedendo la fiducia al Senato, auspicava che sul fine vita  intervenisse “rapidamente” il Parlamento prima della sentenza, anche se l’udienza della Corte costituzionale era fissata di lì a pochi giorni. L’Avvocatura dello Stato era presente per il Governo nell’ Aula del 24 settembre, ma lo stesso premier non ha avuto nemmeno il coraggio di incaricarla di chiedere un breve rinvio per dare seguito ai suoi stessi auspici. Perché? Persino per un così piccolo colpo di tosse serviva il permesso espresso di Roberto Fico, che aveva già sacrificato il ruolo del Parlamento per ottenere l’eutanasia di Stato per sentenza?

Secondo dubbio. Le perplessità sul “diritto a morire con l’aiuto del SSN”  sono del “premier Conte” o del “prof. Conte”? Possono essere solo del secondo, perché il”diritto a morire” si può, ora, solo commentare accademicamente. La Corte lo ha ormai introdotto due giorni fa, ponendolo addirittura su un piano costituzionale, cosicché non è più nella disponibilità del Legislatore ordinario, espropriato dalla Consulta anche a causa della mancata richiesta di rinvio da parte del Presidente del Consiglio.

Terzo dubbio.  Non sarà che questi “piccoli dubbi”  vengano sbandierati con il cappello da premier per cercare il consenso politico di ambiti e gerarchie cattolici dopo averli visti combattere compatti, come non accadeva da anni, contro il pericolo, oramai attuale, di una drammatica riduzione antropologica e contro l’abdicazione del Parlamento? Magari “auspicando ” (dopo aver permesso che la Corte arrivasse a una decisione annunciata) che i cattolici si accontentino dell’obiezione di coscienza, che é solo il sacrosanto diritto di evitare personalmente un male, ma che non toglie la drammatica direzione imboccata.

E così dubitiamo ancora, Presidente Conte.

Dubitiamo soprattutto che ai cattolici possa davvero bastare qualche foglia di Fico …

Domenico Menorello

 

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