Con l’introduzione dell’eutanasia da parte della Consulta, che sembra aver dato vita a una vera propria norma sostituendosi al Parlamento,  si manifestano prepotentemente  la decadenza della democrazia parlamentare e lo squilibrio fra i poteri dello Stato, sbilanciando ulteriormente la Repubblica sul potere giudiziario.

Molti hanno concorso a questo esito, specie fra i principali gruppi parlamentari e a partire da un presidente del consiglio che, dopo aver affermato il primato del parlamento sulla materia, non ha nemmeno incaricato l’avvocatura dello stato di chiedere quel rinvio che avrebbe consentito alle Camere di provare a esercitare la loro insostituibile funzione.

L’ipocrisia è stata peraltro più estesa perché il ruolo sostitutivo della Corte ha fatto comodo a molti. Almeno molti 5 Stelle e il presidente della Camera hanno giocato ad arrivare sin qui a carte (quasi) scoperte.

Ora proseguirà con più baldanza e determinazione il nostro impegno civile, affinché nei fatti si affermi la cultura della vita nei luoghi di cura e nella società,  contro il tentativo di far nascere un servizio sanitario a scartamento ridotto per nascondere e abbandonare i più deboli.

Domenico Menorello,Osservatorio parlamentare “Vera lex?”

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