Per fortuna nei nuovi programmi scolastici si insegnerà molto di più la Costituzione!

Così le prossime generazioni avranno (beate loro!) meno parlamentari che potranno far finta di  ignorare persino le regole più elementari dell’ordinamento italiano. Come quei deputati 5 Stelle che, a proposito della imminente udienza della Corte costituzionale del 24 settembre sull’eutanasia, così hanno appena dichiarato: “Dopo che la Consulta si sarà espressa, il Parlamento potrà e dovrà riprendere l’iniziativa” …

Non funziona affatto come dite, cari deputati pentastellati. Il Parlamento NON potrà più prendere l’iniziativa dopo l’eventuale sentenza. Purtroppo vi dobbiamo dare una brutta notizia: la Costituzione e le pronunce costituzionali vincolano il legislatore, di cui voi fate parte. Dopo una sentenza costituzionale come quella che si “prospetta” il 24 settembre (cfr. ordinanza n. 207/18), al Parlamento italiano rimarrebbe solo la possibilità di essere l’amanuense di una decisione normativa che, per la prima volta nella storia dell’occidente, verrebbe esplicitamente assunta da un Giudice anziché dagli eletti dal popolo.

Rischio che il premier invece ben conosce. Tant’è che lo scorso 10 settembre al Senato ha auspicato “che il Parlamento – prima della Corte – trovi il modo e le occasioni per approfondire queste questioni e lo possa fare rapidamente”.

E noi – che siamo seriamente impegnati a evitare un simile sovvertimento della rappresentanza democratica – auspichiamo che il prof. Conte salvi rapidamente il Parlamento anche con un rapido corso di principi costituzionali a qualche suo deputato  ….

Domenico Menorello

 

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