Moltissimi di noi oggi saranno a Dublino, in occasione di questa grande festa della famiglia, insieme al Papa e ad un’ampia parte della comunita’ cattolica internazionale. Io ci saro’ con il cuore, davanti alla TV per ascoltare attentamente, per quanto possibile, quello che si dirà sperando che non ci siano gli stravolgimenti mediatici che caratterizzano queste grandi riunioni. Ormai da anni siamo abituati che fa notizia solo quel che costituisce contrapposizione o contraddizione con la lunga tradizione dei cattolici impegnati a difendere vita e famiglia. Anche rispetto alla presenza del Papa, atteso già questa mattina, la stampa sembra impegnata a raccontare più  la contestazione di alcuni, che la testimonianza di un popolo fedele. Ci si attendono da lui parole che problematicizzino la dottrina di sempre, e se non sara’ cosi’ una buona parte della stampa enfatizzerà cio’ che separa dalla tradizione e non cio’ che conferma nell’unica verita’ centrale di questi giorni: il valore della famiglia; la solidita’ dei vincoli generazionali e il diritto dei bambini ad avere una famiglia. Tanto semplice e naturale come e’ sempre stato, con una madre e un padre, nel rispetto dei diritti del bambino. Ma questo, per essere dottrina ed esperienza vissuta da sempre, non fa notizia, anche se proprio in questo campo moltissimo resta da fare per richiamare ognuno alle proprie responsabilità.

Addolora vedere tante coppie giovani che scelgono la via della convivenza invece di quella del matrimonio; dispiace vedere che il numero dei figli e’ ormai ridotto alla cifra di 1,2 per coppia e che la maggioranza di questi bambini nasce in famiglie i cui legami sono decisamente light. Ci ribelliamo ad una politica ostile alla famiglia, avara di risorse nei confronti delle famiglie numerose ed esosa quando si tratta di gravare le famiglie con una pressione fiscale scandalosa. Eppure l’hanno fatta governi di destra e governi di sinistra, e finora non abbia visto misure significative neppure dall’attuale ministro della famiglia, che governa con una inedita maggioranza giallo-verde. Non è mai il tempo della famiglia; non è il tempo del quoziente familiare; non è il tempo di una edilizia popolare che dia una casa alle giovani coppie e non è il tempo di un lavoro dignitoso per chi avendo compiuto i suoi studi cerca un lavoro. Di tutto cio’ vorremmo che si parlasse anche a Dublino per promuovere una grande campagna mondiale a favore della famiglia e dei diritti dei bambini. Non ci piace che si parli della famiglia come di una specie in via di estinzione che puo’ essere facilmente sostituita da qualsiasi altra forma di unione, più o meno affettiva, ma comunque sempre molto più fragile. E per questo siamo in attesa delle conclusioni di questo mega-convegno, soprattutto nel grande messaggio di Francesco, che da anni ci ha abituato a vedere le cose in un’ottica nuova e antica al tempo stesso. Nuova nei modi e antica nei valori.

Senatrice Paola BINETTI, Udc.

One thought on “Ci aspettiamo un grande piano mondiale per la famiglia”

  1. Sono in attesa con “apprensione” degli esiti della festa mondiale della famiglia !!! Con apprensione perché i temi sono delicatissimi e da anni sostenuti e dibattuti dal mondo pro-life, che con enorme sforzo e con impegno costante dei volontari – come la sottoscritta – cerca di portare a casa dei risultati, che sono enormemente “sudati”

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